Golem. I leggendari Castelli della “pop-art”
31/05/2012
Gli anni ’60 avvolgono New York come la lava calda di un vulcano che si spalma sulla valle. Non c’è cantuccio che venga risparmiato. Il futuro, da queste parti già diventato presente, profuma di lacca per capelli, di fòrmica, di zuppe in scatola e di dischi in vinile. Giù al Village, al Cedar Tavern, il progresso ha la fragranza dei “club sandwiches”, della marijuana, del sesso pronto al consumo, e della pittura ad olio. Gli “scapigliati”...
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