Sentii la pelle ardere nei pochi minuti passati in spiaggia prima di ripararmi sotto l’ombrellone. Il pallido incarnato che esibivo era imbarazzante paragonato a quello color mogano dei bagnanti di lungo corso. Odiavo il sole ma l’aspetto cadaverico necessitava urgente rimedio. Vicino a me un’ottuagenaria dalla cute incartapecorita continuava a spalmarsi olio abbronzante sul tegumento nero cuoio. Non capivo come potesse resistere, la brezza tuttavia dava respiro e mi appisolai. Solo al risveglio vidi con sgomento il corpo carbonizzato della vecchia. Subito la praticità vinse il raccapriccio. Trafugai un femore e qualche costola, ottimo combustibile per il braciere di Ferragosto!