Fu il primo caso, per questo lo rammento con estrema chiarezza. A poche ore dal rientro il soggetto iniziò a sperimentare l’angosciante senso di scissione che avremmo poi chiamato «vergenza». Le teorie su loop e fratture nel continuum temporale non avevano ipotizzato il tragico danno cerebrale prodotto sul viaggiatore. Scoprimmo che osservare alcuni minuti del proprio vissuto distruggeva ogni ricordo della persona, rimpiazzandolo con sbiadite proiezioni. Bagliori. Le reminiscenze perdevano la più sottile eco emozionale obliando l’autocoscienza. Per tale motivo si rese necessario istituire la gilda dei crononauti, esseri cresciuti senza memoria, narratori del passato collettivo.