Una passione che è diventata servizio per la Città e tutela della memoria: potrebbe sintetizzarsi così l’attività pluridecennale di Michele Fiorini, contradaiolo della Civetta, è – come molti senesi – un collezionista. Il suo interesse e la sua ricerca costante riguardano immagini antiche e filmati di Siena, delle Contrade e del Palio. Questa dedizione costante ha fatto sì che Michele abbia raccolto l’archivio più completo della storia di Siena e della Festa per immagini. Questo, tuttavia, è stato solo un punto di partenza: perché Fiorini ha provveduto al recupero di filmati, trasferendoli su supporti moderni salvandoli e garantendone, così, la conservazione.
Intorno alla sua figura e al suo lavoro si è raccolto, come seguendo le note di un pifferaio magico, un gruppo di contradaioli e di amici che ha dato vita, un anno fa, all’associazione “Ricordi di Palio”. Tutte persone animate dalla voglia di vivere e condividere la memoria, quella vissuta e quella che fa parte della storia del Palio: un insieme eterogeneo di contradaioli che si sono aggregati spontaneamente, uniti dall’amore per il Palio, per i suoi fatti, per i suoi personaggi, per la sua storia.
Michele Fiorini e il suo gruppo interpretano così l’amore per Siena, per le Contrade e per il Palio: con spirito di servizio, quello stesso che ispira l’appartenenza contradaiola individuale e che in questo caso è moltiplicata per diciassette. “Ricordi di Palio” non ha nessuno scopo di lucro, nessuna finalità se non quella di condividere ricordi e testimonianze del passato più o meno recente e dei suoi protagonisti: spesso gente del popolo, lontana dai riflettori ma vicina all’essenza dell’essere contradaioli. Dalle numerose interviste realizzate scaturiscono momenti di profonda umanità e di rara poesia, quando l’autenticità dei personaggi, sollecitati da Fiorini, viene a galla e quando si producono e si trasmettono emozioni non patinate né mediate, ma profondamente vere. Nessun format, nessun rigido impianto narrativo, ma la creatività e la libertà espressiva che arricchiscono le produzioni di “Ricordi di Palio” di dettagli spesso inediti e di testimonianze preziose.
“Ricordi di Palio” è un’associazione dove si fa volontariato culturale, dove “ci si fruca in tasca” per comprare una telecamera migliore o un microfono con caratteristiche tecniche più professionali. Un’associazione dove chi ha voglia impara a fare riprese per acquisire un “saper fare” e un’autonomia che permettano la moltiplicazione delle attività; un’associazione aperta al contributo e soprattutto all’entusiasmo di ognuno, dove è bello ritrovarsi per parlare di Palio, per fare le interviste, anche semplicemente per reggere un cavalletto. In cambio si ha un contatto con i protagonisti della Festa, con i loro ricordi, con le emozioni: un’autenticità palpabile che vibra e si trasmette agli intervistatori, agli intervistati, al pubblico.
I filmati di “Ricordi di Palio” costituiscono oggi una parte importante del palinsesto di Canale 3 Toscana e sono visibili anche su internet, sia nella pagina di “Ricordi di Palio”, sia su altri canali come Vimeo. I numeri delle visualizzazioni e dei “Mi Piace” sono impressionanti. Ma ancor più impressionante e umanamente gratificante è la partecipazione dei contradaioli alle cene con proiezione di video dedicate alle Contrade. Seguendo il principio della condivisione e del servizio, Michele Fiorini mette a disposizione i filmati, costruendo raccolte “dedicate” per ogni Contrada, dove si vedono le vittorie, i fatti salienti, la sezione dedicata a chi non c’è più: tutti documenti che vanno gratuitamente a far parte degli archivi delle diciassette consorelle. Le cene dove sono ospiti i “Ricordi di Palio” sono condite dagli occhi lucidi dei “grandi” e dagli sguardi meravigliati e attenti dei giovani, che riallacciano i fili dell’appartenenza con il passato, con il mito collettivo.
A nessuno deve sfuggire l’importanza della memoria che Michele Fiorini, con “Ricordi di Palio”, raccolgono e tramandano. In un momento come questo, di crisi della Città, grazie a “Ricordi di Palio” le persone si ritrovano insieme, accomunate dagli stessi sentimenti, riconoscendosi senesi, contradaiole, appartenenti a una storia comune, a una civiltà millenaria da tutelare: perché è vero che senza memoria non c’è futuro.