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Quel che occorre per iniziare ad essere scrittori “mordi e fuggi”

Ehilà! C’è nessuno? Aspiranti scrittori? Scrittori scoraggiati? Scrittori bloccati? Scrittori titubanti? Da oggi c’è una nuova rubrica “Scrivi con la Prof”, qui su Toscanalibri.it. E siccome le belle notizie non vengono mai da sole, eccone altre: è gratuita, quindicinale, ogni articolo è breve e indolore, è (speriamo!) divertente e ha l’ambizioso intento di farvi tornare la voglia di scrivere se l’avete persa, di farvi trovare il coraggio di buttarvi nel bianco abbacinante di una pagina per lasciare la vostra impronta d’inchiostro. Perché scrivere è bello, fa bene e tutti dovremmo farlo! Perché pubblicare è divertente, è un sogno che si avvera. Io mi chiamo Serena Bedini, sono scrittrice e giornalista, da tempo collaboro con Toscanalibri.it e la mia biografia è qui, in calce all’articolo. La mia caricatura è di Chiara Masi, una mia allieva di Scrittura creativa, illustratrice e grafica.
 
E adesso, non ci resta che iniziare a scrivere! Cosa vi occorre? Un angolino tranquillo, un’idea e un computer con cui comporre la nostra storia (ma vanno bene anche carta e penna o uno smartphone: siamo persone che si adattano facilmente!). Altro? Beh… sì, un po’ di tempo a disposizione… quanto? Per noi, scrittori “mordi e fuggi”, afflitti da scarso tempo libero, da figli piccoli e bisognosi di attenzione, da case troppo grandi per essere in ordine o da impegni lavorativi pressanti, basta un’ora al giorno. Cosa? Non avete nemmeno un’ora al giorno? Va bene, allora basterà un pensiero al giorno da dedicare al vostro romanzo: mentre andate in bici o in autobus o siete in macchina, mentre siete in fila alle Poste o nella sala d’attesa di un dentista, mentre la notte si fa troppo scura per riuscire a dormire, riservate un po’ di posto alla vostra storia! Appuntatevi rapidamente la frase che avete in mente, provate a scrivere i tratti caratteristici di quel personaggio: se non potete digitarli sullo smartphone, registratevi sussurandoli, ma non dimenticateli! Sono preziosi e potrete riportarli per iscritto in quell’unico momento che troverete durante la settimana, perché, se ci pensate bene, un’ora o due, nell’arco di sette giorni, ci sono e sono quelle che vi serviranno per scrivere la vostra storia. Alla prossima, scrittori “mordi e fuggi”!

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