«Oddio cara, come sei cresciuta, a momenti non ti riconoscevo. Dai subito un abbraccio forte alla zia. Mamma non è in casa? Meglio. Ma fatti vedere… sei altissima ormai. Beh, in effetti erano mesi che non ci vedevamo, sono sempre impegnata con il lavoro sai. Un giorno qua, un giorno là. Comunque, somigli sempre di più a mia sorella… cosa vuoi farci, purtroppo si cambia, non c’è modo di rimanere paffuti angioletti. Cielo, quasi una signorina, poi guardati: felpa e leggings, il massimo dell’eleganza. A proposito fammi poggiare la stola che qui c’è un bel calduccio! Ripeto tesoro, sei tutta tua madre, compresi i ricci baffetti sotto il naso cavallino. Quanto sei bella. C’è qualcosa da bere per la zia?».