Cammino per la via Mazzini a Viareggio e il mare è un miraggio o quasi, niente più che una striscia azzurra in fondo, ma l’odore del salmastro si confonde con quello degli oleandri fioriti, in una mescolanza inebriante che ha un solo significato: estate. Il caffè libreria Lettera 22 è ai numeri civici 84/86: entro e il profumo della bevanda nera e amara mi dà un senso di sicurezza e familiarità mentre osservo, nella stanza attigua, gli scaffali colmi di libri, amici ansiosi di raccontarmi le loro storie. Resto qualche istante assorta a guardare Lettera 22: alcune persone chiacchierano tranquillamente sedute, una è intenta a leggere e sorbire caffè; l’atmosfera è piacevole, rilassata e mi sembra di essere sempre stata qui dove le lampade diffondono una luce morbida e l’ambiente comunica un’idea di calore e amicizia. In effetti quando si entra a Lettera 22 si ha la sensazione di non essere mai fuori posto: è un luogo che ha la rara capacità di non farti sentire un estraneo. Mi chiedo da cosa sia originata questa magia e, mentre cerco di comprendere se si tratti del locale raccolto o dell’arredamento sobrio e funzionale, la voce calda e il sorriso gentile di Elena Francesconi, la libraia, mi raggiungono e fanno luce sul mistero. Elena ha gli occhi scuri e profondi, i modi diretti di chi è abituato a stare al pubblico e il fisico agile di quanti alla lettura uniscono una sana attività fisica… del resto: mens sana in corpore sano!
Quando è nata Lettera 22 e perché ha questo nome?
«Lettera 22 è nata poco più di tre anni fa, nel gennaio del 2015. Il nome è, come spesso avviene, il risultato di un evento fortuito. Io e la mia socia di allora eravamo molto indecise su quale fosse il nome giusto da adottare: ne avevamo ipotizzati diversi, ma senza mai trovare una soluzione definitiva, finché poi, in soffitta, lei trovò una vecchia macchina da scrivere Lettera 22 della Olivetti. Non resistemmo alla tentazione di scegliere questo: è così bello e poi la macchina da scrivere è stata per troppo tempo la mediatrice tra l’immaginazione dello scrittore e il foglio bianco e ancora oggi è un simbolo di grande valore! Poi abbiamo scoperto che esistono altre librerie con questo nome in Italia, ma a Viareggio e in Toscana siamo gli unici!».
Cosa significa aprire una libreria in una località di mare? A tuo giudizio, è più difficile o più facile che altrove?
«Aprire una libreria è sempre difficile e la nostra, nello specifico, è un caffè-libreria, quindi all’inizio abbiamo avuto difficoltà legate agli adempimenti burocratici, anche perché a Viareggio questo tipo di realtà non è ancora comune e quindi non è stato semplice trovare il modo giusto per comunicare cosa volessimo fare. Poi, comunque l’avventura è iniziata: Viareggio è sì una località di mare, ma di fatto è una cittadina che, seppur piccola, vive tutto l’anno e non solo del lavoro legato alla stagione estiva. Inoltre, l’ambiente culturale è abbastanza fervido grazie alla presenza del noto Premio Viareggio e quindi è stato possibile poco a poco farsi conoscere nella cerchia fissa dei lettori che, sebbene ristretta, sussiste ed è costante».
Quali strategie di promozione hai messo in essere?
«Abbiamo chiaramente optato per un caffè-libreria per attirare anche lettori occasionali e non solo quelli che intenzionalmente venivano a cercarci. Inoltre, organizziamo annualmente un fitto calendario di eventi, in modo da creare un’atmosfera da circolo di lettura e spazio di condivisione. Perché alla fine quello che veramente desideriamo è “condividere” conoscenza e amore per la lettura e quindi cerchiamo in ogni modo, ad esempio durante le presentazioni dei libri, di dare voce anche al pubblico perché chiunque si senta libero di intervenire con domande e commenti e di interloquire con gli autori».
Sugli scaffali di Lettera 22 quale tipologia di editori è possibile trovare?
«Abbiamo scelto fin dall’inizio di dare molto spazio agli editori piccoli e medi, agli editori indipendenti insomma. Ovviamente è possibile trovare anche qualche ultima uscita, così come c’è un settore dedicato all’Einaudi e a Mondadori, ma soprattutto si trovano editori indipendenti, perché crediamo fortemente nel valore dei piccoli editori di qualità, in grado di affidarsi a bravi autori, piuttosto che solo ai grossi nomi».
Quali volumi consiglieresti per trascorrere qualche giorno di riposo, magari proprio in riva al mare a Viareggio?
«Prima di tutto consiglierei Giampaolo Simi, autore viareggino, che ha pubblicato di recente con Sellerio, Come una famiglia. E poi suggerisco spesso di leggere Ragazzo coraggioso di William Saroyan, edito da Marcos y Marcos, un libro che amo molto.
Qual è il tuo sogno di libraia?
«(sospira e sorride, n.d.a.) Il mio sogno di libraia, eh? Riuscire a tenere aperta Lettera 22, superando giorno per giorno le difficoltà che si presentano».
La sua voce è ferma e forte, quella di chi crede profondamente in ciò che dice. Il suo sogno, in un paese normale, non sarebbe che un progetto realizzabile, ma nel nostro è a volte un miraggio. La saluto; sulla soglia guardo laggiù in fondo a via Mazzini la striscia azzurra e penso che una libreria è come il mare: sembra un miraggio, ma no… deve essere realtà!
Caffé libreria Lettera 22 – VIAREGGIO
via Giuseppe Mazzini, 84/86
Tel. 0584 582755
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letteraventidue@hotmail.com