Fin da giovane avevo deriso gli amici convinti che i colpi di fulmine cambiassero l’esistenza. Quando però conobbi l’avvocatessa Barbieri mutai opinione al primo battito delle folte ciglia. Oltre alla causa condominiale le affidai il cuore. Dopo la vittoria in tribunale festeggiammo con un picnic sul lago. Purtroppo un acquazzone improvviso ci costrinse a trovare riparo in una catapecchia vicina. Complice l’intimità, mi dichiarai. Un lampo incoraggiante balenò nei suoi occhi, poi la vidi accasciarsi sul pavimento. Dopo il funerale continuai a sognare che quella folgorazione fosse dovuta alla confidenza d’amore e non al filo scoperto carezzato dal braccio umido del seducente legale.