Stremato da un febbrile interrogatorio pomeridiano decisi di uscire. Ero certo che mia moglie avrebbe abbandonato le infondate accuse di tradimento. Rientrando fui accolto con dolcezza, tanta bonomia risultava comunque innaturale. Vidi che la tavola era imbandita di leccornie così immaginai che la consorte volesse scusarsi prendendomi per la gola. Difatti appena ci sedemmo lo fece… con un balzo mi strinse le mani ossute attorno al collo. Riuscii a liberarmi da quella morsa infernale solo conficcandole uno spiedino nella tempia. In cerca d’indizi, aveva rinvenuto un testamento olografo: lasciavo tutto alla Mauri, fidanzatina delle medie. In definitiva il primo amore non si scorda mai.