Il sorriso bislacco del clown sul manifesto mi rasserenava. Nei giorni di sole, dopo una passeggiata nervosa, osservavo a lungo quell’immagine sbiadita abbandonata dal tempo. Sullo sfondo azzurrognolo maestosi elefanti e trapezisti coraggiosi promettevano magie. L’occhio correva poi al lembo strappato del cartellone cercando la sottile linea scura del foglio che annunciava la tua morte. Un avviso dei tanti, imprigionato tra locandine e pubblicità. Come i sorrisi dei bimbi si erano spenti alla partenza del circo così la borgata ti aveva dimenticato con indifferente sveltezza. Prima che il ricordo mordesse allungavo una mano per carezzare il pagliaccio, quindi rincasavo tranquillo.