Dalla finestra osservava sotto di sé il vicoletto affogato dalla pioggia. L’abituale sporcizia era stata lavata via dall’ultimo nubifragio. Giorni di rovesci e grigiume avevano fiaccato il suo umore. Passando una mano sugli occhi pesti, cercò un appiglio soleggiato tra ricordi di mare. Proprio là comparve quel sorriso inatteso. Scosse la testa per allontanare il rimpianto. Un tempo la felicità gli aveva stretto la mano, guardandolo con occhi verdissimi, eppure lui si era voltato altrove. Un tuono ruppe il silenzio del modesto appartamento. Aprì le imposte. L’acqua scrosciava di nuovo, scendeva pesante dal cielo in grosse funi. Stanco, ne avvolse una attorno al collo e si lasciò cadere.