In “Il futuro del trasporto. Come la mobilità elettrica cambierà la nostra vita” (Lu.Ce), Ugo Bardi affronta il tema oggi assai dibattuto della transizione dai veicoli convenzionali a quelli elettrici. Una tematica controversa a causa delle numerose leggende e delle false verità che circolano al riguardo e che rischiano di compromettere l’esito di un cambiamento tanto necessario quanto auspicabile. In effetti, come spiega Sandrine Dixon-Declève, co-presidente del Club di Roma nella prefazione, “Abbracciando questa transizione, possiamo ridurre in modo significativo le emissioni di carbonio, l’inquinamento atmosferico e la dipendenza dai combustibili fossili. Questo cambiamento contribuirà senza dubbio a preservare il nostro pianeta e il benessere delle generazioni future. Inoltre, non si possono trascurare i vantaggi economici associati ai veicoli elettrici. Mentre facciamo passi avanti verso un’economia più verde, l’elettrificazione dei trasporti creerà nuove opportunità di lavoro, stimolerà l’innovazione tecnologica e migliorerà la sicurezza energetica”.
Il valore del saggio di Bardi è dunque molteplice: traccia una necessaria storia del mezzo di trasporto, per poi concentrarsi sulle peculiarità dei veicoli elettrici, sulla loro evoluzione e sulla loro tecnologia, offrendo così un ampio approfondimento sul tema; permette di sfatare falsi miti e luoghi comuni rispondendo a domande fondamentali come “Quanto inquina un mezzo elettrico?”, “Ma è vero che si risparmia?”, ecc.; smentisce nell’appendice del volume tutte quelle bufale che vengono ampiamente fatte circolare e spiegando con dovizia di argomentazioni perché ognuna di esse non è altro che il frutto di una pessima informazione. Quest’ultima peculiarità del saggio è preziosa in modo particolare, perché, come chiarisce Enrico Giovannini, docente dell’Università Tor Vergata di Roma e ex-Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’introduzione, “Anche per colpa di queste leggende l’Italia è ancora agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda l’elettrificazione del trasporto e gli investimenti per la produzione di veicoli elettrici, dalle automobili agli autobus”.
Prendendo in esame argomenti così centrali nel dibattito attuale, questo volume diviene indubbiamente una risorsa essenziale e ineludibile per quanti vogliano comprendere a fondo il potenziale dei mezzi elettrici, siano essi studiosi, appassionati, scettici o cittadini in procinto di cambiare auto e indecisi su quale scelta intraprendere. Come spiega Bardi, infatti: “La graduale introduzione dei veicoli elettrici nel sistema di trasporti mondiale comincerà dalle città, per poi via via estendersi un po’ ovunque, prendendo possesso di tutte le applicazioni dove non è strettamente necessaria un’autonomia particolarmente grande. A lungo andare, si estenderà a forme di trasporto commerciali a lunga distanza, dove saranno necessarie tecnologie nuove ma, più che altro, un adattamento a certi limiti intrinseci delle risorse disponibili che renderanno necessariamente più costosi i viaggi a lungo raggio […]. Avremo un trasporto più semplice, più razionale, più “umano”, che ci aiuterà a superare il periodo indubbiamente difficile che ci aspetta”.