Secondo capitolo
Sul monitor la pagina bianca e blu aspettava che Sara Mezzanotte immettesse le proprie credenziali.
Username:DonnaDiPicche
Password: **********
Premette invio, un secondo dopo una pagina piena di foto e fatti degli altri si aprì davanti ai suoi occhi, aveva alcuni nuovi messaggi contrassegnati da un piccolo bollino rosso e molte, troppe, notifiche per cose successe mentre lei era scollegata e che qualcuno aveva deciso che in qualche modo la riguardassero. Dall’angolo in basso a destra si srotolò l’elenco dei contatti in linea disponibili a una chat. Dalla lista con un’animazione si staccò una piccola finestra autonoma.
Inchiostro: Ciao DonnaDiPicche 🙂
DonnaDiPicche: Ciao a te 🙂
Inchiostro: Benvenuta tra i miei contatti 🙂
DonnaDiPicche: Il piacere è mio! Sai, il gruppo che hai creato mi ha incuriosita molto.
Inchiostro: Oh il gruppo, certo! È un progetto che ho iniziato molto tempo fa.
DonnaDiPicche: “A caccia di storie”… mi intriga moltissimo.
Inchiostro: Ne sono felice; in realtà io sono un giornalista, se mi sono registrato in questo social network è per trovare qualcuno disposto a parlarmi della sua vita. Ogni essere umano è un piccolo universo, con le proprie manie, le proprie paure.
DonnaDiPicche: Non lo metto in dubbio, ma cosa ha a che fare con la tua professione di giornalista? Insomma chissà quante persone potresti conoscere, forse più stimolanti o note.
Inchiostro: Forse, ma ciò che mi affascina veramente è il modo in cui la gente comune vive quella che io chiamo “l’osmosi con la realtà”.
DonnaDiPicche: Osmosi?
Inchiostro: Sì, lo scambio di esistenza ed emozioni con la vita che avviene attraverso la pelle di ognuno di noi.
DonnaDiPicche: E tutto questo per…?
Inchiostro: Un libro, una raccolta di storie di gente comune che racconti di sè e della propria vita.
DonnaDiPicche: Ha l’aria di essere qualcosa in cui credi molto.
Inchiostro: È così! Tu, a esempio, di che ti occupi?
DonnaDiPicche: Sono un sommelier. Lavoro in un’azienda vinicola in Garfagnana.
Inchiostro: Mi manca ancora una storia per chiudere il mio libro. Ti andrebbe di parlarmi di te, della tua vita?
DonnaDiPicche: Volentieri! Qui? Ora?
Inchiostro: Assolutamente no. Dovremo vederci.
DonnaDiPicche: Non ho mai incontrato nessuna delle persone conosciute attraverso internet…
Inchiostro: Pensaci e mi dirai 🙂 Non ho tutta questa fretta
DonnaDiPicche:Va bene, ora devo chiudere. A presto 🙂
Inchiostro: Ci conto, Donna di Picche.
Sara Mezzanotte chiuse la chat e si scollegò dal social network, poi si rivolse all’agente che sedeva a una scrivania alle sue spalle.
– L’avete tracciato?
– Si difende bene, ma abbiamo la zona: le colline della Garfagnana intorno a Castelnuovo.
– Non dovrebbe essere difficile individuarlo, è una zona boscosa poco abitata
– Mezzanotte! Ora non ci ammorbi con le sue teorie basate su quelle deduzioni che comprende solo lei – sbottò il commissario Miconi che aveva seguito tutta la conversazione online da dietro le spalle.
– Commissario, mi permetto di farle notare che il contatto era anche sul PC del writer scomparso.
– Sì, ma non sappiamo ancora se è lui l’uomo che stiamo cercando.
– Mi autorizzi a proseguire le indagini e lo scopriremo in breve tempo.
– Non lo so, ci devo pensare.
Poi senza aggiungere altro uscì dalla stanza.
Sara cercò appoggio nello sguardo del collega che si limitò a scrollare le spalle.
Il racconto è inserito all'interno dell'Antologia Criminale che contiene i racconti selezionati dalla giuria come finalisti del Premio Letterario "Garfagnana in giallo". Il terzo capitolo, Il cane, sarà pubblicato venerdì 16 dicembre.
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