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Consigli di lettura per non impazzire nel fine settimana

La schizofrenia incombe sulle nostre menti come un crampo. Tutti, scienziati, comunicatori, politici ci stanno riempiendo di ingiunzioni paradossali. In ogni settore della vita e dell'economia.
 
Uscire, ma non troppo lontani da casa
Rischiare? Sì ma con prudenza!
Incontrarsi, ma non in troppi. Due, massimo tre. Facciamo quattro
Fare una corsettina? Sì ma restando fermi a casa o al massimo intorno. Correre sì, ma piano. Stare fermi, ma in forma!!!
Stare a 1 metro, anzi a due, facciamo quattro.
Aprire il negozio, ma non poterci far entrare nessuno.
Aprire una libreria, ma non poter aprire i libri.
Interagire a distanza, anche se "niente può sostituire il rapporto umano e il contatto fisico"
 
Tutto ciò fa tanto Al Pacino ne “L’Avvocato del Diavolo”, quando recita la famosa battuta: Guarda ma non toccare – tocca ma non gustare – gusta ma non inghiottire.
 
Siamo pieno di ordini contraddittori. Che non sono assolutamente fatti per la mente umana. Né la mente umana per loro. Come quando la mamma dice: Corri, ma non sudare! O il capo che prima di una riunione ci intima: Le ordino di essere spontaneo! Oppure il più bello di tutti: La frase seguente è vera. La frase precedente è falsa.
 
Avete presente Bateson e il suo "Verso un'ecologia della mente"? Quello sì che dovrebbe essere un libro consigliato di questi tempi. Bateson non è stato soltanto uno straordinario saggista, ma l’autore di alcune capitali scoperte concrete. Come appunto quella del «doppio vincolo», che è diventata un punto di riferimento prezioso anche per gli epistemologi e i teorici della comunicazione. Comandi contraddittori, e come tali ineseguibili senza sbagliare. Insomma, come fai sbagli!
 
C'è a questo proposito un interessante racconto intitolato "Comma 22" (Catch 22) di Joseph Heller che descrive proprio bene questo stato di cose. Il racconto, basato su esperienze personali dello stesso Heller, aviatore durante la Seconda Guerra Mondiale, ha come fulcro della vicenda un reparto di aviatori di stanza a Pianosa che esegue pericolose missioni di bombardamento a bordo di B 25. Ovviamente, maggiore è il numero di missioni eseguite, maggiore è la probabilità di essere feriti o uccisi. E maggiore lo stress psicologico cui vengono sottoposti i membri del reparto. Il capitano Yossarian, stressatissimo, comincia a fare cose bizzarre nella speranza di essere diagnosticato pazzo e quindi inabile al volo. Yossarian ne parla con il dottor Daneeka, l’ufficiale medico di volo. L’ufficiale medico, usando come esempio un altro pilota, un certo Orr:
“È pazzo Orr?”
“Certo che lo è”, disse il dottor Daneeka
“Puoi esonerarlo?”
“Certo che posso. Ma prima lui deve chiedermelo. Questo fa parte della regola”.
“E allora perché non te lo chiede?”.
“Perché è pazzo”, disse il dottor Daneeka. “Deve essere pazzo per il fatto che continua a volare dopo aver sfiorato la morte così tante volte. Certo, posso esonerare Orr. Ma prima deve chiedermelo lui”.
“Questo è tutto quello che deve fare per essere esonerato?”
“Questo è tutto. Basta che me lo chieda”.
“Allora, dopo che lui te l’ha chiesto, puoi esonerarlo?”.
“No, dopo non posso esonerarlo”.
“Vuoi dire che c’è un comma (Catch si traduce appunto con “tranello” in inglese)?”
“Certo che c’è un comma”, rispose il dottor Daneeka. “Il comma 22. Tutti quelli che desiderano essere esonerati dal volo attivo non sono veramente pazzi”.
 
Non sarà che alla fine l'unica cosa da fare sia riscoprire tutti il valore della nostra coscienza e del buon senso a interpretazione e a supporto delle regole?
 

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