Osservava il cielo stellato attraverso l’apertura del tettuccio. Faceva fresco, ma come non restare affascinati dallo scintillio del firmamento? Immobile, le mani sul volante, ripensò ai tanti baci scambiati in quella vettura durante le giovanili notti d’estate. Accidenti, quanta vita era stipata nel minuscolo abitacolo, quanti vaporosi rimpianti. Benedisse il giorno in cui aveva rifiutato l’offerta del collezionista di macchine d’epoca e pensò che gli sarebbe piaciuto avere un garage dove riparare la vecchia auto. Poi, abbassando lo sguardo, rifletté angosciato: adesso più che la rimessa a lui serviva una casa. Chiuse la capote, si avvolse nella coperta e cercò di prendere sonno.