Il volume “Casa esagono di Vittorio Giorgini” (Edifir) curato da Marco Del Francia e Denise Ulivieri prende in esame l’opera architettonica omonima di Vittorio Giorgini, costruita in legno a moduli esagonali nella zona di Baratti per diventare residenza estiva dell’architetto fiorentino e ritrovo per artistici e intellettuali suoi amici.
Il libro, oltre a ripercorrere le tappe della genesi della Casa Esagono, diviene anche un modo per ricordare il suo ideatore e la sua opera attraverso le parole di Marco Del Francia, principale divulgatore e interprete dell’architetto Giorgini. Nato nel 1926 e considerato allievo di Giovanni Michelucci, Giorgini si colloca in quella stagione culturale che rese Firenze negli anni Sessanta uno dei centri di maggiore importanza per l’architettura, attraverso l’esperienza di esempi come gli Archizoom, i Superstudio, Gianni Pettena. Giorgini considerava centrale coniugare l’estetica con la funzionalità, senza che la prima prevalesse mai sull’altra, prendendo come unico elemento di confronto la natura, perfetta sintesi di ottimo rendimento e minimo sforzo, con forme belle da vedere e utili allo scopo per cui sono state create.
Il volume, presentato alla Palazzina Reale di Firenze, rientrava nel programma di eventi “Serie Continua” della Fondazione Architetti Firenze.