Rimuginava da giorni sul menù dell’appuntamento. La bella calabrese aveva accettato il suo invito per una cenetta casalinga. Quella sera l’avrebbe conquistata con l’arte culinaria. Non che fosse uno chef stellato, ma gli insegnamenti della nonna lo rendevano piuttosto esperto tra i fornelli. Ogni vivanda era stata scelta con cura per risvegliare pungenti passioni. Un banchetto afrodisiaco a base di ostriche, tartufi, zenzero e cioccolato. Per rendere poi il dopocena ancora più piccante: cucchiaiate di peperoncino, la scarlatta polvere del desiderio. Anche se l’incontro non era stato così eccitante, c’era comunque lei nel reparto di gastroenterologia ad imboccarlo con la pastina.