Tre storie. Tre voci dal silenzio. Un goccia nel mare delle migliaia di storie che erompono drammaticamente dalle cartelle cliniche custodite nell’Archivio Storico dell’ex Ospedale Psichiatrico San Niccolò di Siena. Vite negate di donne e di uomini, per lo più di umili condizioni, gravati dallo stigma della malattia mentale e per questo esclusi dal mondo civile, da un universo di relazioni e di affetti. Precipitati in un mondo a parte, in cui la cura consonava con la coercizione, l’orizzonte quotidiano escludeva dignità e speranza, e il viaggio nelle patologie riconosciute, spesso, non prevedeva il biglietto di ritorno. Bastava una diagnosi di depressione, e i cancelli del manicomio si chiudevano alle spalle di questi sventurati. Anche questa forma aveva la banalità del male.