Un tremendo delitto, un unico testimone, una città, Shangai, immersa nell’euforia dell’Expo 2010. Ci sono tutti, in Unghie assassine di Daniele Magrini, i tratti del moderno giallo all’italiana. Il giornalista senese, al suo terzo romanzo, ci presenta Michele, il mal capitato testimone, videogiornalista che scrive romanzi d’amore e vuole conquistare la misteriosa Joanne, bella cinese in tailleur governativo e autoreggenti. Ma le cose non vanno lisce: un mistero dietro l’altro, un disordine al quale solo la razionalità di Roberto, cameraman italiano a Shanghai, può tentare di mettere ordine. Nel tutto campeggia la figura misteriosa di Dranka Moreanu, dark lady dalle unghie di fiamme, e la sua lista di uomini da annientare. Una trama incalzante, una serie ininterrotta di link fra storie che si sovrappongono e si distanziano, tra la metropoli più globalizzata della Cina, e poi Dubai, Istanbul, fino all’epilogo finale in Transilvania, dove ha lasciato fin troppo abbondanti tracce di sè, il principe Vlad, in arte Dracula.