Il volume si presenta come una silloge di saggi, ordinati per tema, che tentano di ricostruire, attraverso l’individuazione di motivi costanti,
la figura storica e il pensiero di Niccolò Cusano. Il legame sempre vivo e operante con le vicende del tempo – dalla partecipazione alle controversie più vivaci, quali la polemica con Wenck e il dibattito sulla teologia mistica, al coinvolgimento negli avvenimenti storicopolitici
più significativi, quali il Concilio di Basilea, la reazione latina alla caduta di Costantinopoli e la proposta di riforma della Chiesa – e la riflessione, considerata ineludibile, sulla fondazione della possibilità della conoscenza, condotta attraverso un uso nuovo, congiunto e non più alternativo, delle fonti costituiscono i due poli entro i quali vengono indagati aspetti più particolari: le analogie e differenze con la corrente
umanistica, la funzione specifica delle categorie e dei fantasmi in ambito gnoseologico; l’impiego, originale perché immanente, di una metafora antica, la sfera infinita; il ruolo centrale della cristologia anche in chiave cosmologica; l’importanza di una fonte decisiva come Agostino, trascurata dalla critica.