Seguendo Ofelia. Mario Castelnuovo-Tedesco e gli amici forentini
Nuovo libro della Collana dei Quaderni della Fondazione Ambron Castiglioni
a cura di Giovanna Lambroni e Lucia Mannini
Ofelia è il nome di un’opera di Arturo Martni, una piccola scultura realizzata in terra refrattaria che raffigura uno dei personaggi femminili più noti della tragedia shakespeariana. Seguendo Ofelia è un omaggio a quest’opera di grande forza evocativa e all’uomo che l’aveva custodita per tutta la vita, Mario
Castelnuovo-Tedesco. L’attenzione su Ofelia ha portato le curatrici a ripensare alla formazione culturale del compositore forentino, nutrita anche di arti visive, e ad osservarne da un punto di vista privilegiato la vita, in particolare quei primissimi anni Trenta in cui la sua casa forentina era aperta ad artisti, letterati e musicisti, e offriva le pareti alle tele degli amici pittori. Il racconto si arricchisce, attraverso i ricordi dello stesso Castelnuovo-Tedesco, delle
suggestoni iconografche che sono state fonte di ispirazione per le sue composizioni, dando vita a un gioco di rimandi in cui anche le dediche a stampa negli spartiti riportano al ricchissimo panorama fgurativo che animava la vita e l’opera del musicista ed insieme al fervido clima culturale forentino tra le due
guerre.