Le scorribande di un porcello in un celebre affresco senese
«Quella mattina, su una collina lontana lontana, la giornata era cominciata tutt’altro che male, per Cinta. Era riuscito a riempire il suo splendido pancino nero di quattordici mele ammaccate, ventisei fichi molli, dieci patate germogliate, e i chicchi dolcissimi di due melagrane…»
L’epoca è quella delle fiabe, e come in una fiaba il nostro maialino si troverà nella più grande avventura della sua vita, il viaggio in città. Ma Cinta non è un maialino qualsiasi: è nato settecento anni fa dal pennello di un grande pittore, Ambrogio Lorenzetti, che lo raffigurò nei magnifici affreschi di uno dei luoghi più celebri di Siena, il Palazzo Pubblico. Non solo: i suoi discendenti sono altrettanto famosi, anche se per altri motivi. La sua razza infatti è quella di Cinta senese, come si vede dal suo pelo nero ornato da una fascia bianca che gli gira tutt’intorno alle spalle; una razza che non ha bisogno di presentazioni e che i senesi vantano come una delle migliori al mondo… Ghiotto e pigro, ma spensierato e curioso, Cinta si lancia in una serie infinita di marachelle tra i variopinti personaggi che affollano la città trecentesca, finendo per rivalutare la magnifica campagna toscana che il suo creatore dipinse intorno a lui.
All’interno pieghevole di 75 x 21,5 cm con riproduzione delle pareti affrescate.
Also available in English, French and German.