Il libro nasce come un progetto curato dagli alunni della classe VB dell’Istituto Tecnico per il Turismo di Lucca (aa 2016-1017). Perché un titolo di questo genere? Perché questa era una classe davvero multietnica: studenti di origine marocchina, albanese, rumena, eritrea, tunisina, kosovara e anche di varie regioni italiane. Partendo da queste piccole convivialità si impara a realizzare la condivisione e a superare i pregiudizi, tanti nostri modi di pensare “stereotipati”. Una delle parole di cui spesso ci
dimentichiamo o su cui vogliamo tacere è il vocabolo “integrazione” Papa Francesco, che ha vissuto in un paese multietnico sottolinea che “integrare genera ricchezza” ciò non vuol dire solo tolleranza. Nel suo significato etimologico integrare vuol dire rendere pieno, intero, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente (voc. Treccani). Il gruppo classe che in questi anni si è creato ha dimostrato che le differenze etniche, culturali, sociali possono diventare una risorsa per tutti arricchendo la cultura del proprio paese.