Il volume ricostruisce il pensiero pedagogico di Franco Fortini, ne esamina i saggi più noti, gli interventi giornalistici, le interviste e le opere divulgative, considerando il versante più costruttivo della sua opera di educatore. Scrittore tra i più significativi del secondo Novecento, Fortini è stato anche professore nelle scuole secondarie e all’Università di Siena: nonostante l’asistematicità della sua pedagogia, è però possibile individuare alcuni temi ricorrenti nella sua riflessione su scuola, educazione e istruzione. Fortini interpretava l’impegno pedagogico in termini politici, come forma di lotta e d’intervento sul piano comunicativo e sull’educazione di studenti e cittadini, quali parte responsabile e attiva della comunità. Nella sua prima parte, il volume discute dettagliatamente la critica di Fortini all’editoria scolastica e tre sue fondamentali raccolte degli anni Sessanta, al fine d'illustrare il suo pensiero sulla scrittura comunicativa e il suo impegno per le forme del sapere comune. Nella seconda parte, ricostruisce il rapporto di Fortini – nelle vesti d'intellettuale e professore – con il movimento studentesco e con alcune figure di dissenso e autorità: don Milani, Pasolini e Calvino.