Come si svolgeva la vita politica nella Prima Repubblica? Quali erano i Partiti di allora?
Chi erano, e come vivevano la propria fede politica, i loro militanti?
E cosa comportava il fare politica nella “rossa” Toscana, sia da parte dei sostenitori che degli oppositori del Governo della maggior parte degli Enti Locali della nostra Regione?
Abbiamo deciso di intervistare i protagonisti – alcuni dei quali ancora attivi – di una stagione da alcuni dimenticata, spesso rimossa dall’immaginario collettivo, talvolta ancora deformata nelle rappresentazioni mediali, certamente poco conosciuta dalle giovani generazioni.
Le parole dei militanti, che in molti casi sono stati anche importanti dirigenti e pubblici amministratori, ci aiutano a capire cosa significava aprire una Sezione, condividere idealità, organizzare riunioni, formare decisioni; e quanto una Sezione potesse diventare anche uno spazio fisico e simbolico da difendere come un’identità alla quale si era legati e che si considerava irriducibile a tutto e a tutti.
Abbiamo proceduto mettendo a confronto le interviste ai nostri dieci personaggi, uno per Partito e uno per Provincia, con le storie dei rispettivi movimenti politici.
Con l’idea, certo, di far rivivere l’epoca del sistema proporzionale, senza coalizioni precostituite, e di dare uno spaccato delle tante sfumature che anche una terra “monocromatica” come la Toscana poteva offrire.
Ma anche con l’intento di capire quali teorie, quali vissuti, quali culture politiche si nascondessero dietro simboli fortemente rappresentativi.
E con la necessità di comprendere se e in che modo il bipolarismo all’italiana, edificatosi in parte sulla rimozione della Prima Repubblica, possa coesistere col recupero di storie, filoni di pensiero, tradizioni culturali che molti oggi vorrebbero recuperare.
17,00 €
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Come si svolgeva la vita politica nella Prima Repubblica? Quali erano i Partiti di allora?
Chi erano, e come vivevano la propria fede politica, i loro militanti?
E cosa comportava il fare politica nella “rossa” Toscana, sia da parte dei sostenitori che degli oppositori del Governo della maggior parte degli Enti Locali della nostra Regione?
Abbiamo deciso di intervistare i protagonisti – alcuni dei quali ancora attivi – di una stagione da alcuni dimenticata, spesso rimossa dall’immaginario collettivo, talvolta ancora deformata nelle rappresentazioni mediali, certamente poco conosciuta dalle giovani generazioni.
Le parole dei militanti, che in molti casi sono stati anche importanti dirigenti e pubblici amministratori, ci aiutano a capire cosa significava aprire una Sezione, condividere idealità, organizzare riunioni, formare decisioni; e quanto una Sezione potesse diventare anche uno spazio fisico e simbolico da difendere come un’identità alla quale si era legati e che si considerava irriducibile a tutto e a tutti.
Abbiamo proceduto mettendo a confronto le interviste ai nostri dieci personaggi, uno per Partito e uno per Provincia, con le storie dei rispettivi movimenti politici.
Con l’idea, certo, di far rivivere l’epoca del sistema proporzionale, senza coalizioni precostituite, e di dare uno spaccato delle tante sfumature che anche una terra “monocromatica” come la Toscana poteva offrire.
Ma anche con l’intento di capire quali teorie, quali vissuti, quali culture politiche si nascondessero dietro simboli fortemente rappresentativi.
E con la necessità di comprendere se e in che modo il bipolarismo all’italiana, edificatosi in parte sulla rimozione della Prima Repubblica, possa coesistere col recupero di storie, filoni di pensiero, tradizioni culturali che molti oggi vorrebbero recuperare.
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