Piccole città del Medioevo in Toscana
Storia, architettura, paesaggio
Pietrasanta, Pescia, San Miniato, Volterra, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Montalcino, Pienza, Montepulciano, Cortona, Sansepolcro, Massa Marittima, Pitigliano, Sovana
Questa pubblicazione vuole porsi come un’opera nella quale, per la prima volta, si mettono insieme quattordici centri della Toscana che, siano essi di origine antica o sorti nel periodo successivo, hanno vissuto una stagione medievale che ha lasciato preziose e peculiari testimonianze giunte ai nostri giorni. La scelta dei soggetti è avvenuta scartando anzitutto le città capoluogo di provincia che, data la loro importanza ed estensione, tratteremo in un’opera successiva. Il criterio seguito per la scelta è stato dunque quello di individuare quei centri che, per la dignità cittadina ricevuta dall’insediamento della sede vescovile e per l’avvenuta conservazione di una configurazione e di testimonianze medievali di particolare rilievo, fossero in grado di presentare peculiarità anche inconsuete. E di ciascun centro, oltre a raccontare la storia della sua evoluzione in funzione delle testimonianze medievali, poi presentate anche dettagliatamente, abbiamo voluto mettere in risalto quelle cose e quei luoghi che spesso vengono ritenuti marginali rispetto ai
percorsi standard riportati sulle guide anche più qualificate. Così, per esempio, di San Gimignano abbiamo dato spazio anche a costruzioni quali le fonti romanico-gotiche o i tratti delle mura più nascosti. E così abbiamo fatto per Volterra e gli altri centri più ‘famosi’. Per soggetti considerati talvolta ‘marginali’ rispetto ai maggiori flussi turistici, come ad esempio Pietrasanta, San Miniato, Colle di Val d’Elsa e Sansepolcro, ci è sembrato importante presentarli nella loro complessiva connotazione, mettendo in evidenza opere e luoghi di elevata qualità e richiamo. È seguendo questi intenti che abbiamo cercato di formare una sorta di mosaico delle diversità, apparentate però dai denominatori comuni del divenire storico, dello sviluppo economico, dei gioielli di architettura. Nonostante questo taglio di metodo storico-geografico, la pubblicazione si presenta come un’opera di alta e piacevole divulgazione, anche grazie ad un apparato fotografico che qui tocca veramente vertici elevatissimi, come possono testimoniare anche le immagini che accompagnano questa presentazione.