Torino. Novembre 2003. Emma ha appena seppellito suo padre. Sua madre è morta quando era in fasce. La sua famiglia non esiste più. Ma una lettera scarna le rivela una verità mai immaginata. Sua madre l’ha abbandonata. È fuggita in Sud America lasciando solo una manciata di fotografie e qualche lettera. Niente di più. Ed Emma lascia il suo lavoro, suo marito, il suo dolore per portarsi sulle tracce delle sue origini. Perché quella donna le deve una spiegazione. Perché se non potrà chiudere i conti con il suo passato non potrà gettare le basi per costruire il suo futuro. Ushuaia. Argentina. Aprile 1974. Stella abbandona quello che è stato il suo guscio protettivo per un anno e mezzo. Da quando è fuggita dall’Italia per rifugiarsi laggiù, alla fine del mondo, per sottrarsi ad un marito dispotico ed a una maternità non voluta, vissuta come un fardello insopportabile. Suo fratello la aspetta a Buenos Aires, dove gli squadroni della morte stanno iniziando a mietere le loro vittime. Ma stavolta Stella non può tirarsi indietro. Stavolta farà il suo dovere fino in fondo. Il golpe del marzo 1976 cambierà la sua vita per sempre. E la detenzione alla ESMA la metterà di fronte ad una scelta drastica: rinunciare a sua figlia – di nuovo – in cambio della libertà.