Estate 1919. L’Impero Russo si è lacerato lungo tutte le linee di faglia: etniche, sociali, politiche, culturali. Plebi miserabili, marchiate da secoli di oppressione, irrompono sul proscenio della storia: nel fuoco spietato della guerra civile si dissolvono le vecchie identità, i destini confliggono e s’incrociano, sorge una nuova babele di linguaggi, uno slancio messianico senza confini si fonde con gli orrori della lotta fratricida. Per la sterminata Russia boreale, due soldatini rossi traboccanti di fede bolscevica e di giovanile, disincantata sagacia, vagano alla ricerca di una pattuglia di compagni, inviata a scopo di sabotaggio nella Karelia occupata dai bianchi e dalle truppe dell’Intesa, e misteriosamente svanita nel nulla. A guidare i due giovani è Serafima Skvortsova, abile e spietata agente speciale agli ordini diretti del terribile Feliks Džeržinskij, l’onnipotente dominus della polizia politica comunista. Fra scontri a fuoco, attimi di commozione e di tenerezza, peregrinazioni per lande mortifere e incontri inaspettati e fatali, i tre scopriranno a loro spese che la tempesta rivoluzionaria può spalancare allo sguardo dei suoi temerari adepti un abisso di forze arcane…
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