Lo Joga cristiano. La preghiera esicasta
Lo “Yoga cristiano” è uno strumento spirituale utile per ritrovare la complementarità tra la carne e lo spirito, facendo emergere l’uomo- dio, cioè l’essere umano in tutta la sua pienezza. Così come nello Yoga il vuoto della mente conduce alla meditazione e all’Infinito, allo stesso modo dovrebbe condurre il cristiano che pratica lo Yoga, a una condizione ideale che lo apra alla dimensione più profonda della preghiera e all’incontro con Dio. Lo Yoga è un metodo che permette di liberare l’uomo. Anche se per il Cristianesimo la concezione di Dio è profondamente diversa da quella indiana, la tensione verso l’Assoluto è la stessa, e lo Yoga, con la sua disciplina e le sue tecniche di concentrazione, può essere un valido strumento nel cammino di fede.
“Il metodo della preghiera totale che coinvolge tutto l'essere umano, il suo spirito, l'animico, lo spirituale, non è fine a se stesso, come un esercizio ginnico, ma tende a renderlo attento alla luce, che risplende nelle sue tenebre interiori; scoperta la luce, la coscienza viene a trovarsi davanti a Dio che in lei parla e vive, e che trasforma in gioia le lotte, in esaltazione le tempeste, in conoscenza i misteri e i dubbi”.
Nella tradizione cristiana esiste la conoscenza dei centri sottili che in Occidente è stata reintrodotta dalle religioni Orientali. La preghiera esicasta del Monte Athos e la liturgia utilizzano questa conoscenza.