Nel romanzo, ambientato su un’isola dell’Arcipelago Toscano, si intrecciano due vicende, che si collocano rispettivamente nel tempo presente e nel 290 a.C., epoca in cui la nazione etrusca subisce la sconfitta decisiva da parte di Roma e perde gradualmente la propria indipendenza. La protagonista, ai giorni nostri, è la piccola Cate, una bambina perfettamente normale se si eccettua il fatto che non abbia ancora imparato a parlare e che mantenga invece uno straordinario rapporto con il giovane muflone Blè. Nell’altra epoca, Aule Seianthi, lucumone di Velathri (Volterra), ha il difficile incarico dalla Confederazione etrusca di mettere in salvo i testi sacri della religione del suo popolo, incisi su lamine d’oro, nascondendoli proprio sull’isola, con la collaborazione della Sibilla del Mare, che vi abita. Un etruscologo, interpretando recenti scoperte – realmente avvenute – si mette sulle tracce dei libri perduti, mentre sul Tirreno incombe l’incubo di un maremoto provocato dai due grandi vulcani sottomarini, Marsili e Vavilov, ancora attivi. Ricerca archeologica, inquietanti segni di destini karmici che si incrociano, la caccia a un folle assassino prima che colpisca ancora, rendono questo romanzo un intenso thriller di ambientazione storica, con precisi riferimenti al “realismo magico” di cui sono maestri certi grandi scrittori sudamericani.
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