Leonardo Eulero “il” matematico dell’età illuminista
Un grande scienziato contro Voltaire e i philosophes materialisti
Tra i giganti della matematica di ogni tempo, siede di diritto lo svizzero Leonardo Eulero (1707-1783), conosciuto anche come “il ciclope della matematica” o il “Mozart della matematica”. Ma Eulero non fu solo l’autore straordinario di un terzo di tutte le ricerche di matematica, fisica teorica ed ingegneria meccanica pubblicate dal 1726 al 1800. Fu anche medico e filosofo; ebbe modo di confrontarsi con il pensiero di Cartesio, Newton e Pascal; conobbe e frequentò i più importanti filosofi dell’Illuminismo francese, da Condorcet a Voltaire. Uomo mite e riservato, di profonda fede in Dio, Eulero si contrappose con forza alle convinzioni teologiche di quest’ultimi, ritenendole infondate e superficiali. Rileggerlo oggi significa conoscere un altro Settecento, “vincitore” sul piano della scienza, “sconfitto” nell’agone del pensiero. Ma è giusto che il filosofo e polemista Voltaire faccia parte del nostro bagaglio culturale, e si ignori invece il pensiero di un uomo, filosofo e matematico, di cui onoriamo e utilizziamo ogni giorno scoperte ed intuizioni scientifiche?