Lasciatemi andare tenendomi per mano
A cura di Giampaolo, Silvia, Francesca Berti
“Io e le mie figlie abbiamo condiviso il suo dolore e rispettato le sue volontà. A tutti è concesso il diritto alla vita e tutti hanno il diritto sacrosanto di decidere del proprio destino”
Giampaolo Berti
“Voglio che mi trattino come persona e non come malata” scrive in una pagina del suo diario Fiorenza, prima di non poterlo più fare perché la Sla le impedirà anche questo. Lasciatemi andare tenendomi per mano parla della sofferenza di una famiglia normale che si trova ad affrontare un “mostro”, del desiderio di eutanasia anche, ma soprattutto di amore. Quello di Fiorenza verso la sua famiglia e quello dei suoi familiari verso la moglie, mamma, sorella, nonna. Una memoria individuale, che Fiorenza vuole fortemente lasciare. Una memoria allo stesso tempo intima e collettiva, perché la Sla è più frequente di quanto pensi".