L’abbazia di San Godenzo e le chiese del territorio
Il territorio comunale di San Godenzo presenta una ricchezza di beni storici e ambientali che meritano una valorizzazione e una divulgazione da tempo attesa. Questa opera tratta in particolare il monumento principale di San Godenzo, l'abbazia dedicata a un santo monaco di origini campane, Gaudenzio, vissuto nel V secolo e che si fermò insieme a due confratelli nei pressi dell'odierno capoluogo dove sorge appunto la chiesa madre che fu al contempo abbazia e pieve, nella quale è conservato il corpo dello stesso santo titolare. Fu poi il vescovo bavarese Jacopo, che governava la diocesi di Fiesole nei primi decenni dell'XI secolo, a decidere di fondare un monastero benedettino laddove sorgeva la pieve di San Gaudenzio. Questa scelta del vescovo fiesolano sembra pensata per la strategica ubicazione viaria e geografica dell’abbazia, che infatti permetteva ai monaci di svolgere attività di soccorso e assistenza a pellegrini e viandanti che transitavano nelle impervie strade appenniniche. Non a caso in vicinanza del complesso si hanno testimonianze di uno spedale dedicato a San Michele, mentre nella stessa abbazia è stato presente un altare dedicato a San Jacopo, santo legato al pellegrinaggio.
Possiamo affermare quindi che l’abbazia benedettina di San Godenzo, situata appunto su una delle arterie principali del Medioevo, ha svolto anche un ruolo di primaria importanza nel sistema insediativo dell’area, complementare a quello dei castelli e delle rocche dei Conti Guidi: insediamenti fortificati e nuclei rurali, situati nel contesto di un territorio boschivo e ricco di acque. Nell'ambito della viabilità restano talvolta alcuni manufatti che costituiscono autentici piccoli monumenti, come i ponti che attraversavano i numerosi corsi d’acqua. E presso San Godenzo è giunto ai nostri giorni il trecentesco Ponte del Cicaleto, struttura gotica di suggestivo impatto inserita a completare questa pubblicazione.