Dai sotterranei di Siena alle nozze di Lorenzo il Magnifico.
Strappata da bambina alla sua terra, la Russia, con cui mantiene un profondo legame affettivo e culturale, Ekaterina attraversa la “storia notturna” di un Quattrocento intriso di magia e di mistero e lo fa addentrandosi nel dedalo dei bottini senesi (i canalisotterranei che attraversano la città) per poi riemergere ricca di conoscenze che ne influenzeranno il destino. Donne indimenticabili, di cui alcune come Gabrina degli Albeti realmente esistite, affollano pagine ricche di accadimenti che ci restituiscono l'immagine a tutto tondo di un universo femminile,costretto, ora come allora, a fare i conti con le violenze e i pregiudizi.
Ekaterina, la schiava russa del primo romanzo di Marialuisa Bianchi, torna da protagonista in questa nuova vicenda che si sviluppa a partire dall’Ospedale del Santa Maria della Scala di Siena per approdare a Firenze, nei giorni in cui si svolgono i festeggiamenti per le nozze di Lorenzo de’ Medici con Clarice Orsini. Ancora una volta a occupare la scena non sono i potenti, i ricchi mercanti, l’aristocrazia del Rinascimento, ma donne e uomini che popolano le piazze e le strade all’ombra della Torre del Mangia e del Campanile di Giotto, a cui viene data finalmente voce e visibilità. Attente ricerche d’archivio conferiscono forma e sostanza a personaggi nati dall’immaginazione dell’ autrice e si mescolano ad altri che la Storia ci ha consegnato. Riecheggiando il romanzo cortese, l’amore occupa un posto centrale nella narrazione, ma è soprattutto il topos della quête, della ricerca, che contraddistingue questa nuova fase della vita di Ekaterina. Ricerca di un figlio perduto, ma anche e soprattutto di un nuovo inizio, di una nuova consapevolezza di sé e della libertà dai vincoli ingiusti della schiavitù.