Uno strumento prezioso per capire il Novecento dal punto di vista di un protagonista delle politiche culturali del PCI e del movimento operaio.
Un’autobiografia apparsa nel 1982: un’opera insolita, controcorrente e innovativa nel panorama della memorialistica dei dirigenti della sinistra italiana. Al testo originale si affianca un saggio introduttivo di Antonio Fanelli, realizzato grazie alle ricerche condotte nell’archivio privato di Barbieri, conservato presso l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea, che permette al lettore di entrare nel vivo delle vicende politiche narrate: la Liberazione di Firenze; il ruolo degli intellettuali nel PCI; le politiche culturali del dopoguerra; le strategie comuniste per costruire una egemonia culturale nella società; la stampa, i dibattiti e le vicende complesse dell’Associazione Italia-URSS; il successo del lancio di una nuova associazione per la cultura e il tempo libero: l’ARCI. Il volume è corredato da un inserto iconografico con foto e documenti d’epoca e si chiude con la riflessione critica di una firma autorevole, grazie alla postfazione di Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci).
This is a valuable work to understand the 20th century from the standpoint of a leading figure of the cultural policies of the Communist Party and the labour movement. It was an intense life: the Florentine Liberazione and the role of intellectuals in the Italian Communist party, as well as the cultural policies of the post-war period to build a cultural hegemony in society. It was also marked by the attention of the press and the complex vicissitudes of the Associazione Italia-URSS – the association for Italy and the Soviet Union – as well as the success of the launch of a new association for culture and the free era: ARCI.