Tecniche e sistemi di produzione del libro a stampa tra XV e XIX secolo
La produzione del libro dalle origini al XX secolo rappresenta un mirabile capitolo ancora poco noto della storia della tecnologia. Se tutti sanno che si deve a Johann Gutenberg l’invenzione della stampa a caratteri mobili avvenuta tra Strasburgo e Magonza intorno alla metà del XV secolo, è invece spesso ignorata la complessità delle tecniche e degli accorgimenti impiegati nella produzione, le modalità di lavoro degli operai, i materiali e gli strumenti utilizzati. Le procedure di fabbricazione dei libri rimasero sostanzialmente le stesse per oltre trecento anni, fino al 1830 circa, data intorno alla quale mutarono le tecniche di stampa e quelle di fabbricazione della carta passando da manuali a meccaniche. I cambiamenti non furono però improvvisi, ma graduali, tanto che ancora per tutto il secolo e pure oltre, coesistettero modalità antiche di lavoro insieme a tecniche nuove che poi definitivamente le soppiantarono, spinte dalla rincorsa di un mercato che chiedeva larghe tirature e prezzi contenuti e che fece perdere al libro quell’aspetto di raffinato prodotto di artigianato, trasformandolo in un oggetto in serie.
Book production from its origins around the mid-fifteenth century to the twentieth century represents a wonderful and still little-known chapter in the history of technology. Bookmaking processes essentially remained the same for over 300 years until techniques shifted from manual to mechanical, driven by a market demanding large numbers of copies and low prices. This meant that books lost their elegant appearance as handcrafted products and were transformed into a serial object.