Oggetto di questo volume sono la chiesa della Madonna del Ponte allo Spino, nel territorio del comune di Sovicille, a poca distanza dal capoluogo, alla confluenza dei percorsi di Caldana e di Ponte allo Spino, appunto, coll’attuale Strada provinciale n. 37, e la confraternita che vi ha sede e ne è la proprietaria. Il volume, attraverso saggi affidati a singoli specialisti, ripercorre la storia della confraternita, le vicende architettoniche della chiesa, quelle storico-artistiche delle opere pittoriche, dei reliquiari, dei vasi sacri e dei paramenti liturgici, un patrimonio culturale che è giusto custodire, conoscere, valorizzare. L’indagine storica sulla confraternita e quella storico-artistico sulle opere d’arte e sugli arredi liturgici, ha consentito di ricostruire quattro secoli e mezzo di storia della devozione e di storia dell’arte o dell’artigianato, ma anche di episodi curiosi, di spaccati di vita in cui le vicende di una piccola fraternità si intrecciano con quella delle comunità locale e più in generale con la storia senese, toscana e italiana e addirittura del papato: anche in questa emergenza storica e artistica, devozionale e sociale, storia locale e storia universale, microstoria e macrostoria, quotidiano e illustre, si intrecciano, si evocano, si illuminano a vicenda.
Un particolare contributo è costituito dalle liriche che Idilio dell’Era ha dedicato alla Madonna e che trova la sua ragion d’essere nel fatto che il sacerdote poeta ha abitato per un ventennio in questi luoghi.
15,00 €
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Oggetto di questo volume sono la chiesa della Madonna del Ponte allo Spino, nel territorio del comune di Sovicille, a poca distanza dal capoluogo, alla confluenza dei percorsi di Caldana e di Ponte allo Spino, appunto, coll’attuale Strada provinciale n. 37, e la confraternita che vi ha sede e ne è la proprietaria. Il volume, attraverso saggi affidati a singoli specialisti, ripercorre la storia della confraternita, le vicende architettoniche della chiesa, quelle storico-artistiche delle opere pittoriche, dei reliquiari, dei vasi sacri e dei paramenti liturgici, un patrimonio culturale che è giusto custodire, conoscere, valorizzare. L’indagine storica sulla confraternita e quella storico-artistico sulle opere d’arte e sugli arredi liturgici, ha consentito di ricostruire quattro secoli e mezzo di storia della devozione e di storia dell’arte o dell’artigianato, ma anche di episodi curiosi, di spaccati di vita in cui le vicende di una piccola fraternità si intrecciano con quella delle comunità locale e più in generale con la storia senese, toscana e italiana e addirittura del papato: anche in questa emergenza storica e artistica, devozionale e sociale, storia locale e storia universale, microstoria e macrostoria, quotidiano e illustre, si intrecciano, si evocano, si illuminano a vicenda.
Un particolare contributo è costituito dalle liriche che Idilio dell’Era ha dedicato alla Madonna e che trova la sua ragion d’essere nel fatto che il sacerdote poeta ha abitato per un ventennio in questi luoghi.
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