La botanica de’ fiori dedicata al bel sesso
A cura di Simona Verrazzo
Introduzione di Lucia Tongiorgi Tomasi e Luigi Zangheri
Premessa di Duccio Tongiorgi
Da sempre connesso al mondo degli affetti, l’immaginario floreale domina il panorama europeo del XIX secolo. La straordinaria diffusione della coltivazione dei fiori nostrali ed esotici nei giardini contribuisce a sollecitarne riflessi psicologici ed economici, accanto ai sempre più approfonditi studi scientifici sulla base della sintesi organica teorizzata da Carlo Linneo. Sulla scia della fortunata tradizione francese dedicata alla «botanique pour les dames», alla fine del 1827 anche l’editorelibraio milanese Lorenzo Sonzogno pubblica un elegante ‘almanacco’ – La Botanica de’ Fiori dedicata al Bel Sesso –, corredato da raffinate tavole a colori, alcune delle quali opera dell’incisore vicentino Giuseppe dell’Acqua. Si tratta del primo volume di una serie fortunata, di lieve e
non impegnativa lettura, rivolta al «gentil sesso» che affronta tematiche che vanno da sintetici elementi di scienza botanica, ai giardini, a digressioni poetiche e letterarie sul panorama floreale fino al romantico linguaggio dei fiori. Anonimo autore della gradevole operetta è l’erudito poligrafo e letterato
Giuseppe Compagnoni, assai noto nel sofisticato ambiente culturale milanese di primo Ottocento, già abile divulgatore di temi scientifici ‘al femminile’.