Dall'Adriatico al Tirreno fino a New York
Il libro ripercorre la vicenda del percorso (o trafila) compiuto da Giuseppe Garibaldi da Comacchio alla Maremma, dopo la fine della Repubblica Romana del 1849. L’episodio è rimasto a lungo nell’immaginario collettivo, immaginario politico ed emotivo in cui Garibaldi ha avuto un ruolo fondamentale.
L’argomento è stato certamente più volte trattato in pubblicazioni riferite a particolari aspetti (epigrafie) o a particolari località. Il nostro libro ripercorre sulla pagina e sul territorio l’intero percorso, con documentazione di ieri e di oggi e con considerazioni su quanto si può osservare oggi nei luoghi toccati da Garibaldi stesso. Garibaldi, infatti, si muoveva in territori pieni di “cose” e “persone”: personaggi di varia estrazione sociale, paesaggi diversissimi, oggetti (spesso oggetti che lui lasciava a chi lo aiutava), abitazioni: un paesaggio sociale e fisico che la stessa presenza di Garibaldi contribuiva a costruire in modo nuovo nella mente delle popolazioni. Quindi per noi abituati al “virtuale”, un viaggio nel “reale” territoriale in quella fascia dell’Italia mediana che va dalla Romagna alla Maremma, per certi versi territori speculari.
L’itinerario
Comacchio – Le Mandriole – Sant’ Alberto- Capanno del Pontaccio – Ravenna – Borgo San Rocco,– Forlì- Terra del Sole – Colmano- Dovadola – Modigliana – Palazzuolo sul Senio – Santa Lucia dello Stale- Barberino di Mugello – Vaiano – Prato – Poggibonsi – Pomarance – Larderello- Massa Marittima – Scarlino /Follonica – Chiavari- Genova- La Maddalena. Tangeri- New York.