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Il segreto viaggio di Dietrich Taufriegel

Sul lungomare nordafricano due uomini si raccontano e ci raccontano la repulsa del protagonista, l’antropologo Dietrich Taufriegel, a vedere l’immagine delle cose, ma anche la fuga dalla missione dell’amico prete Heilmitt perché “nel tempo dell’arricchimento soccorrere è intollerabile”. Le loro verità ultime innescano il lavacro teologico sognato da Heilmitt, l’uccisione di Isacco da parte di Abramo, ossia la disubbidienza e la cesura estrema col divino, tali da imporre l’esaurimento del presente fare. Perché l’uccisione di Isacco, biblico ascendente di Gesù, mira a interrompere l’inferno eucaristico che slegato dal divino e calato nella materia dona all’uomo la potenza per trasformarla. L’uccisione di Isacco decide la fine della condanna al costruire infinito e al suo infinito rinvio in altro costruire. Ne è preludio la folgorante intuizione di Taufriegel, che brucia l’alfa e l’omega di ogni storia umana: “quando le cose sapranno tutto di noi non le vedremo più”. Ma l’approdo del segreto viaggio di Taufriegel è segnato dalla terribile eredità lasciata da Heilmitt, e pure dall’obbligo di cercare un’apertura vitale, perché “se tutto è coinvolto nel pensiero che spazio ci resta nel gioco biologico?”. Una mutazione s’impone, per la quale però mancano l’intelligenza e il vettore.
Nella Germania chiusa tra la finzione solare della svastica, la ricostruzione e gli anni Settanta invasi dalle cose, Il segreto viaggio di Dietrich Taufriegel è romanzo di formazione che tenta il racconto del pensiero critico contro l’insistenza a difendere l’immagine e l’idea di un’umanità che non esiste più.

18,00 

Spedizioni entro 8 giorni. Perché vale la pena aspettare.

Editore

Codice EAN

Curatore

N.pagine

276

Anno

2009

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Il segreto viaggio di Dietrich Taufriegel

Sul lungomare nordafricano due uomini si raccontano e ci raccontano la repulsa del protagonista, l’antropologo Dietrich Taufriegel, a vedere l’immagine delle cose, ma anche la fuga dalla missione dell’amico prete Heilmitt perché “nel tempo dell’arricchimento soccorrere è intollerabile”. Le loro verità ultime innescano il lavacro teologico sognato da Heilmitt, l’uccisione di Isacco da parte di Abramo, ossia la disubbidienza e la cesura estrema col divino, tali da imporre l’esaurimento del presente fare. Perché l’uccisione di Isacco, biblico ascendente di Gesù, mira a interrompere l’inferno eucaristico che slegato dal divino e calato nella materia dona all’uomo la potenza per trasformarla. L’uccisione di Isacco decide la fine della condanna al costruire infinito e al suo infinito rinvio in altro costruire. Ne è preludio la folgorante intuizione di Taufriegel, che brucia l’alfa e l’omega di ogni storia umana: “quando le cose sapranno tutto di noi non le vedremo più”. Ma l’approdo del segreto viaggio di Taufriegel è segnato dalla terribile eredità lasciata da Heilmitt, e pure dall’obbligo di cercare un’apertura vitale, perché “se tutto è coinvolto nel pensiero che spazio ci resta nel gioco biologico?”. Una mutazione s’impone, per la quale però mancano l’intelligenza e il vettore.
Nella Germania chiusa tra la finzione solare della svastica, la ricostruzione e gli anni Settanta invasi dalle cose, Il segreto viaggio di Dietrich Taufriegel è romanzo di formazione che tenta il racconto del pensiero critico contro l’insistenza a difendere l’immagine e l’idea di un’umanità che non esiste più.

18,00 

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Casa Editrice

Anno

2009

N.pagine

276

Formato

12×20

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