«Il volume che oggi scaturisce da quella tesi (elaborata da Angelo Marino per il corso di laurea in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Siena nell’a.a. 2022/2023, n.d.r.) ha infatti un duplice registro, un duplice motivo di interesse. Da un lato vuole essere soprattutto un omaggio al paese natìo, una nostalgica rievocazione degli affetti familiari e delle amicizie infantili, dei luoghi mai dimenticati (le case, le piazze, le strade, i campi), dei personaggi più memorabili, dei giochi, dello studio, del lavoro. Sono pagine di sicura e sincera autenticità, anche se non sempre (com’era inevitabile) riescono a sottrarsi al rischio dell’idealizzazione retrospettiva. Dall’altro lato – indirettamente, e a volte forse involontariamente – il testo permette di cogliere, seminascoste sullo sfondo, le vicissitudini violente e traumatiche di un periodo storico travagliato, segnato dalla guerra, dalla povertà, dall’emigrazione; e lascia intuire quelle strutture materiali e quei rapporti di forza che sono il rovescio della medaglia oleografica esibita dal ricordo affettuoso».
Dalla Presentazione del professor Pierluigi Pellini