Il Libro D’Ore in Italia tra Confraternite e Corti (1275-1349)
Lettori, artisti, immagini
A lungo considerato un prodotto di derivazione francese sviluppatosi nelle corti del nord Italia nella seconda metà del Trecento, il libro d’ore, vero “best seller del Medioevo”, è invece il testo devozionale per eccellenza che appartiene di diritto all’Italia dei Comuni a partire dall’ultimo quarto del XIII secolo. Sostenuto da un corpus di diciassette codici reperiti in collezioni pubbliche e private, alcuni inediti o solo marginalmente studiati, il presente volume conduce il lettore a considerare i libri d’ore in relazioni ai suoi committenti – donne e uomini, talora signori ma più sovente devoti borghesi –, agli artisti che li hanno decorati e alla complessa rete di immagini che ne illustrano le sezioni e le ore canoniche. Questo studio è la prima pubblicazione dedicata ai libri d’ore prodotti in Italia sino alla peste del 1348-49 e parte dalle relazioni tra la produzione in Italia e quella, sinora meglio documentata e più indagata, in Francia, nelle Fiandre e in Inghilterra, e la diffusione geografica e cronologica per approdare a dei nuovi risultati sulla loro committenza in relazione al movimento devozionale che portò allo stabilirsi delle confraternite di laudesi e di penitenti.