Siena, marzo 1991: Luca Spaldi, mercante d’arte di incerte fortune e pochi scrupoli, comincia ad inviare lettere e telefonate minatorie ad un gruppo di suoi vecchi amici della buona società, affermati professionisti o ricchi commercianti, stretti in un sodalizio che molti in città indicano come “Il cerchio magico”, sono infatti dediti allo spiritismo. Non si tratta di semplice stalking, non sono minacce a vuoto, perché i signori che hanno ricevuto le minacce poi vengono puntualmente assassinati. Dov’è il mistero? potrete pensare: Si tratta di delitti firmati, basta arrestare lo Spaldi. Eh, no: la faccenda non è così semplice, perché Luca Spaldi è morto, ormai da un anno. Decine di persone l’hanno visto steso nella bara, nella chiesa del Carmine in Pian dei Mantellini e, nonostante il decesso fosse avvenuto per un incidente stradale, il volto era perfettamente integro e riconoscibile. Allora qualcuno agisce a suo nome… Sì, sarebbe una spiegazione possibile, ma nei fatti non lo è: le perizie confermano che la grafia delle lettere minatorie è proprio quella del defunto e quei messaggi, scritti a mano con penna stilografica, sono recentissimi, vergati da pochi giorni. Anche la voce, intercettata e registrata al telefono, è senz’altro quella dello Spaldi. Inoltre nelle sue minacce, sia scritte, che a voce, il defunto mercante dimostra di conoscere particolari o segreti che solo lui e il destinatario del messaggio potevano sapere. La psicosi del fantasma assassino si stende sulla città come una coltre scura.
Il commissario Attilio Pezzullo che conduce le indagini è in un vicolo cieco e decide di chiedere aiuto al suo amico Andrea Olmi, scrittore di romanzi gialli ambientati nella Siena del ‘300, affidandosi alle sue capacità di analisi e intuizione. Olmi accetta di buon grado; è affascinato dalla eccezionale particolarità del caso e poi… a seguire le indagini c’è anche Katia, seducente cronista di nera, sua vecchia fiamma che l’ha piantato due anni prima. Andrea non l’ha dimenticata, non può dimenticarla, forse questa indagine è l’occasione per riallacciare i rapporti. Dunque lo scrittore si mette all’opera, in simbiosi ideale con messer Bernardino Cristofori, l’investigatore medievale protagonista dei suoi romanzi: nuda osservazione dei fatti, intuizione, ragionamento. Ma Andrea dovrà fare ricorso a tutte le proprie risorse e mettere in gioco la sua stessa vita per dissolvere le nebbie che circondano lo straordinario, opaco caso dei delitti del fantasma.