Giorgio Vasari e la Vita di Marcantonio Bolognese e d’altri intagliatori di stampe
Edizioni e fortuna critica 1568-1760
a cura di Giovanni Maria Fara
Giorgio Vasari non amava la xilografia nonostante che latecnica fosse, da oltre un secolo e mezzo quando lui scriveva le Vite, tecnica diffusissima nell’illustrazione libraria. Nel 1568, però, con la seonda edizione delle Vite e l’aggiunta della Vita di Marcantonio Bolognese, e d’altri intagliatori di stampe, divenne il primo a trattare, in maniera sistematica, una storia della stampa d’arte. Più che la narrazione di una singola vita in sé, questa
aggiunta è infatti il compendio di un fenomeno che aveva ormai raggiunto dimensioni tali da non poter essere più taciuto da Vasari. Marcantonio divenne un pretesto, una cornice per una storia delle stampe e degli stampatori, dei loro cataloghi e della loro produzione, o almeno di quanto a Vasari fosse noto a riguardo.