«Apparvero un giorno, comandati da un giovane re di nome Thuva con al seguito dodici tribù provenienti dalla Tracia, dopo un cammino di qualche millennio attraverso metà Europa, dai moderni Balcani su fino alle Alpi e giù attraverso gli Appennini. Dinanzi a loro la terra promessa: una specie di laguna, delimitata da due promontori, uno situato dove tramonta il sole ed uno a mezzogiorno. A Ovest la terraferma molto vicina alle sponde di una grande isola, circa trenta stadi. Dall'altra parte un promontorio a forma di punta di un'ala di gabbiano prolungato da scogli che affiorano dall'acqua e finiscono in una piccola isola che dista dall'isola maggiore circa cinquanta stadi …".
L'autore, appassionato di storia, ha messo mano alla penna, nel vero senso della parola, e ha deciso di raccontare l'origine di Follonica sotto forma di romanzo, ripercorrendo i viaggi che gli antichi Traci hanno compiuto, sfuggendo ai Greci, sino ad arrivare in Italia dove incontrano i Troiani, superstiti dalla distruzione della loro città. Questi due popoli scelgono il golfo di Follonica e le colline metallifere come nuova patria dove fondare nuove città, dando così origine poi al popolo etrusco, grazie all'unione con il popolo d'Esperia (L'Italia dei Greci). L'autore narra, attraverso battaglie, colpi di scena e misteri esoterici, l'arrivo di questi nuovi popoli, fino alla nascita di Follonica.