Lo scritto autobiografico di una donna nata e registrata all’anagrafe francese come Ginette Marie; il cui nome fu adattato all’italiano Ginetta Maria dopo il trasferimento a Bologna. La “doppia assenza” dei migranti si insinua anche nei nomi. Il libro parla di emigrazione contadina in Francia, parla di famiglie del sud, di sottomissione e violenza sulle donne, di povertà, e di storie bambine e adolescenti. Fino a Cahors è storia di una infanzia francese che sfuma, piena di nostalgia, in una adolescenza italiana, dopo il ritorno in Italia ma non nella terra di origine. Stranieri in casa. L’autobiografia di Ginetta tra Cahors e Bologna è stata per lei nello scrivere forse un aiuto a vivere e a riconoscersi, ma è per i lettori che si arricchiscono del suo racconto un dono fatto di verità e di coraggio.