Tavole fotografiche
Ideazione di Maurizio Giani e Tiziano Pucci
Il sistema visuale di Andrea Varanisi presta a due letture diverse: da una parte vi si situa lo sguardo individuale, soggettivo che si spinge su
territori inapparenti; dall’altro vi fa forza la logica culturale, il sistema di riferimenti simbolici che rendono queste immagini coerenti con i
motivi che le hanno generate. È l’eterno ritornare del doppio regime di lettura che ogni artigiano/artista suscita con le sue opere. Quello
di chi produce e quello che subisce il potere delle immagini; letture differenziate, quindi, e persino ambigue. Da una parte il messaggio
esplicito, il tracciato comunicativo strettamente legato a logiche funzionali. A questo livello le immagini di Varani sono fatte per essere
corroborate da ulteriori elementi di rifinitura: soprattutto forme di comunicazione scritturale, oltre a grafismi che ne orienteranno ulteriormente
il significato. Ma non c’è solo questo, il Varani riserva ‘a se stesso’, nello scarto tra la funzione che il committente indica e l’esecuzione che egli vuole polisemica, qualcos’altro. È questo ‘altro’ che è racchiuso nel volume.
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