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Fantasmi nella vigna

Un mistero scaturito dalla natura, tra cose visibili e invisibili catturato dagli occhi di un bambino. Un verde quasi tinto di giallo.

Quante volte ci è capitato di essere attratti e affascinati da un fatto misterioso cui non riusciamo a dare una spiegazione razionale? Talvolta quel mistero inspiegabile ci proietta in una dimensione surreale fino al limite dell’immaginazione. Allora tutto ci appare impenetrabile, perché fuori dalla nostra portata e ci tormenta, ci angustia, ci stravolge l’esistenza. E più non riusciamo a trovare una situazione legata al nostro bagaglio di conoscenze, più siamo proiettati ad individuare responsabilità “invisibili”, quasi a scaricarci del vuoto di spiegazioni che ci fa paura e ci inquieta. Perché come scriveva Carlo Cassola, “C’è pieno di cose invisibili…”, e questo può darci misura di quanto l’uomo, in ogni epoca, si sia trovato a fare i conti con la quotidiana invisibilità delle cose. E allora qual è il comportamento? Quali le reazioni? Il racconto, ambientato nel mondo agricolo amiatino del secondo dopoguerra, cerca di presentare questi particolari aspetti della vita quotidiana visti e raccontati dagli occhi di un bambino.

12,00 

Spedizioni entro 8 giorni. Perché vale la pena aspettare.

Editore

Codice EAN

Curatore

N.pagine

184

Anno

2011

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Fantasmi nella vigna

Un mistero scaturito dalla natura, tra cose visibili e invisibili catturato dagli occhi di un bambino. Un verde quasi tinto di giallo.

Quante volte ci è capitato di essere attratti e affascinati da un fatto misterioso cui non riusciamo a dare una spiegazione razionale? Talvolta quel mistero inspiegabile ci proietta in una dimensione surreale fino al limite dell’immaginazione. Allora tutto ci appare impenetrabile, perché fuori dalla nostra portata e ci tormenta, ci angustia, ci stravolge l’esistenza. E più non riusciamo a trovare una situazione legata al nostro bagaglio di conoscenze, più siamo proiettati ad individuare responsabilità “invisibili”, quasi a scaricarci del vuoto di spiegazioni che ci fa paura e ci inquieta. Perché come scriveva Carlo Cassola, “C’è pieno di cose invisibili…”, e questo può darci misura di quanto l’uomo, in ogni epoca, si sia trovato a fare i conti con la quotidiana invisibilità delle cose. E allora qual è il comportamento? Quali le reazioni? Il racconto, ambientato nel mondo agricolo amiatino del secondo dopoguerra, cerca di presentare questi particolari aspetti della vita quotidiana visti e raccontati dagli occhi di un bambino.

12,00 

Spedizioni entro 8 giorni. Perché vale la pena aspettare.

Casa Editrice

Anno

2011

N.pagine

184

Formato

12×16.5

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