Il quarto numero di Avere disegno vuole comporsi di una raccolta di saggi focalizzati sullo studio della grafica di artisti diversi, per indole e per tempo – dal XV al XX secolo –, ma circoscrivendo lo spazio alla Toscana, per eccellenza patria dell’arte fondata sul disegno. Ne è emersa una raccolta di studi su disegni che sono interpretabili come la manifestazione della libera volontà dell’artista di abbandonarsi all’ispirazione e che sono quindi puri atti creativi, che conservano nel segno e nella scelta delle figure la freschezza dell’ispirazione non raffinata dal pensiero razionale. Quindi, ancora, disegni che sono celebrazioni della fantasia, luoghi di riposo dello spirito e dell’intelletto, rifugi dagli affanni del quotidiano, memorie, meditazioni e studi privati, giochi educativi per l’infanzia, e finanche burle e scherzi fatti per esser compresi da un ristretto gruppo di amici. Il nostro desiderio e la nostra speranza sono che quella stessa leggerezza piacevole promanata da queste opere sia la medesima percepita del lettore nel percorrere queste pagine. Pensiamo che questa sincerità di questo genere di disegni, questa loro forza nel rivelare l’Uomo nei livelli più profondi e universali della propria natura, renda i pensieri sviscerati nei diversi contributi capaci di rivelare sotto una luce diversa protagonisti, situazioni e parole di secoli passati, prossimi e remoti offrendo spunti di ricerca per gli specialisti del campo e per i semplici cultori.
Giovanni Serafini, dalla Premessa del volume