Ezra Pound è "il miglior fabbro" nella fucina delle nuove estetiche del Novecento; figura estremamente controversa e di vertiginoso talento nella vita culturale ed artistica del secolo. La sua produzione poetica e le sue posizioni critiche sono tuttora fonte di vivissimo dibattito, stimoli, riflessione. Make it new, fare tutto nuovo è il motto con il quale il giovane poeta statunitense arriva in Europa. È in Italia, tra Venezia e la Toscana, che Pound si convince che la sua poesia deve essere anche una meditazione profondamente critica sulla storia e sul presente, capace di ricostruire forme nuove usando tutte le rovine di secoli, giorni, civiltà. La prima guerra mondiale, la Grande Depressione sono prodotti, per lui, delle maggiori deviazioni del secolo: la speculazione, l’accumulazione, la finanza. A Siena, tra Accademia Chigiana e Monte dei Paschi, Pound cerca fonti nuove per la sua creazione. È Siena il luogo in cui Pound, assieme alla violinista Olga Rudge, ‘ha salvato Vivaldi’ e pensato una decade centrale dei suoi Cantos. Il volume segue dunque il poeta americano – con Olga Rudge – lungo questa febbrile ricerca, che vede in Siena il suo fulcro, fino all’accusa di collaborazione con il fascismo e tradimento, la reclusione presso il manicomio criminale St. Elizabeth’s di Washington, il definitivo ritorno in Italia.